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Osservatorio sulle Università Telematiche 2024 di AteneiOnline: ultime tendenze e identikit degli studenti

Osservatorio sulle Università Telematiche 2024 di AteneiOnline


INDICE DEI CONTENUTI:


 

Introdotte ormai vent’anni fa, le Università Online hanno acquisito un ruolo sempre più importante all’interno del panorama formativo italiano, dimostrando di sapersi adattare al meglio alle esigenze degli studenti, senza sacrificare la qualità della didattica.

In Italia, le Università Telematiche riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) sono 11 e, pur operando in modo simile alle università tradizionali, offrono la possibilità di accedere a lezioni, materiali didattici in modalità e-Learning. Inoltre, prediligono un sistema flessibile e in grado di adattarsi alle esigenze individuali degli studenti, che possono seguire lezioni e sostenere esami in modalità asincrona, conciliando studio, lavoro e vita personale, e avere un accesso continuo e immediato a risorse didattiche, tutor e docenti.

In un contesto economico segnato dalla crescente difficoltà legata al caro affitti, i modelli di formazione universitaria a distanza che promuovono flessibilità e accessibilità stanno conquistando sempre più spazio e valore. Basti pensare che tra il 2022 e il 2023, il costo medio degli affitti nelle principali città universitarie italiane ha visto un aumento significativo, con Bologna (+22%) e Palermo (+17%) in testa, seguite da Padova (+15%), Roma (+8%), Napoli e Torino (+6%). Anche per quanto riguarda una singola stanza, i prezzi medi dal 2023 al 2024 sono incrementati del 7%, incidendo pesantemente sul costo della vita degli studenti fuori sede, che nel complesso si aggira intorno ai 17.000 euro all’anno, toccando i 19.000 euro al Nord.

Una situazione che può rendere la vita studentesca “tradizionale” proibitiva dal punto di vista economico per molti studenti e studentesse che trovano così nelle Università Telematiche un’alternativa ugualmente di qualità ma più sostenibile, che evita ad esempio la necessità di trasferirsi e sostenere costosi affitti.

A raccontare il successo di questa modalità sono i dati: nel 2022/23 le Università Telematiche hanno registrato oltre 251.000 iscritti, ovvero il 13,1% del totale degli iscritti alle università in Italia.

A fare il punto è l’Osservatorio sulle Università Telematiche 2024 di AteneiOnline, il servizio di orientamento e immatricolazione che accompagna gli studenti nella costruzione del percorso formativo presso le Università Telematiche riconosciute dal MUR. Frutto dell’analisi di dati interni di AteneiOnline e dell’elaborazione degli ultimi dati disponibili condivisi da USTAT e Anvur, l’Osservatorio fornisce una panoramica dettagliata e aggiornata sul ruolo che l’apprendimento online sta conquistando in Italia, mostrando in che modo consenta di rispondere alle sfide dell’accessibilità, della flessibilità e dell’innovazione educativa.

Osservatorio Università Telematiche 2024: aumentano gli iscritti e raddoppia l’offerta formativa

Come emerge dall’Osservatorio sulle Università Telematiche 2024 di AteneiOnline, oltre 1 studente su 10 sceglie quindi un percorso formativo online. Il dato degli iscritti è quintuplicato in 10 anni, salendo dal 2,6% al 13,1% del totale degli universitari in Italia, dimostrando come stia cambiando il paradigma verso l’istruzione a distanza.

Di pari passo, negli ultimi anni è più che raddoppiata l’offerta formativa, con i corsi di studio passati dai 70 del 2011 ai 250 del 2024. Quasi la metà (45,6%) afferiscono all’ambito economico, giuridico e sociale; seguono i corsi di studio in ambito STEM (25,5%) e artistico, letterario ed educativo (22,1%), mentre il 6,7% sono di pertinenza del settore sanitario e agro-veterinario.

Un’offerta che si affianca alla struttura smart e agile degli Atenei Telematici, che consente loro di essere più reattivi rispetto alle richieste del mercato del lavoro in continua evoluzione e di aggiornare rapidamente le proprie proposte formative. Tra le novità degli ultimi anni, spiccano ad esempio i corsi innovativi dedicati a Digital Marketing, Intelligenza Artificiale, Data Science, Cybersecurity, Programmazione e Droni.

Chi si iscrive alle Università Telematiche: l’identikit

Le Università Telematiche stanno emergendo come una scelta privilegiata per coloro che cercano flessibilità e inclusività e si stanno consolidando come un’opzione formativa non solo per i giovani professionisti ma anche per i neodiplomati. A raccontarlo sono anche le evidenze sulla popolazione di iscritti.

Aumentano le donne nelle Università Telematiche

Stando ai dati ANVUR, nell’anno accademico 2022/23 la distribuzione di genere risultava pressoché equilibrata, con una leggera prevalenza maschile (50,9%) rispetto a quella femminile (49,1%). Tuttavia, l’ultimo anno accademico 2023/2024 ha segnato un cambiamento significativo nel profilo degli iscritti. Secondo i dati inediti forniti da AteneiOnline, gli uomini rappresentano ora il 36% del totale, mentre quasi due terzi degli iscritti (64%) sono donne. Questo andamento delle iscrizioni femminili potrebbe riflettere una maggiore apertura verso l’istruzione digitale da parte delle donne, nonché evidenziare come le Università Telematiche siano in grado di offrire opzioni adattabili alle esigenze di un pubblico diversificato.

 

Iscritti sempre più giovani

L’Osservatorio di AteneiOnline mostra inoltre come il profilo degli iscritti e delle iscritte alle Università Telematiche in Italia si sia modificato nel corso del tempo, con la tendenza ad attrarre un’utenza sempre più giovane. Confrontando il 2011/12 con l’anno accademico 2021/22, si nota un deciso abbassamento dell’età media degli iscritti, con la percentuale di studenti under 23 passata nell’arco di 10 anni dal 12% al 23,9%. La quota di iscritti over 31 è scesa invece dal 65,7% al 45,7%.

L’andamento è confermato dai dati più recenti e inediti di AteneiOnline, con gli iscritti nella fascia under 30 che nel 2022/23 rappresentavano il 51,1% del totale; nel 2023/24 sono ulteriormente cresciuti, attestandosi sul 52,6%. 

L’evoluzione demografica mostra una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dall’istruzione telematica e una crescente considerazione di questa modalità di studio come alternativa valida e competitiva rispetto all’istruzione tradizionale. I dati raccontano infatti come le Telematiche possano attrarre non solo adulti e giovani professionisti che cercano di aggiornare le loro competenze o di cambiare carriera, ma anche giovani studenti appena diplomati nelle scuole superiori.

Il dato mostra un cambiamento nella percezione dello studio online e nel bacino di fruitori cui questo si rivolge: le Università Telematiche stanno guadagnando una posizione centrale nella formazione terziaria, e – con una platea che si avvicina a questo tipo di istruzione costantemente più giovane – rappresentano una possibilità concreta all’interno del percorso formativo di neodiplomati e giovani professionisti.

La geografia degli studenti telematici

A livello geografico, l’interesse per le Università Telematiche in Italia riflette le diverse esigenze e opportunità educative regionali. Il Sud, ad esempio, registra la più alta percentuale di iscritti alle Università Telematiche, con il 35% del totale. Segue il Nord con il 26%: qui i centri urbani densamente popolati come Milano e Torino potrebbero spingere gli studenti verso soluzioni educative più flessibili. Il Centro si posiziona al terzo posto con il 21% degli iscritti, mentre le Isole raccolgono il 17% di iscritti, mostrando un interesse significativo, probabilmente dovuto alle difficoltà logistiche e ai costi associati al trasferimento o al pendolarismo verso le Università del continente. Infine, si registra quasi un 1% di studenti provenienti dall’estero, suggerendo come le Università Telematiche possano rappresentare una soluzione anche per un pubblico internazionale o per gli italiani che per motivi lavorativi o personali si sono trasferiti fuori dai confini nazionali.

L’Osservatorio sulle Università Telematiche 2024 di AteneiOnline ha inoltre analizzato la distribuzione degli iscritti per regioni e province, mostrando dove si registra una crescita più importante e una concentrazione maggiore di studenti a corsi di studio in e-Learning.

Le regioni più “telematiche”: Campania, Sicilia e Lazio sul podio

Gli studenti delle Università Telematiche sono distribuiti in modo disomogeneo attraverso le varie regioni, con una concentrazione maggiore in alcune aree. La Campania si distingue con la percentuale più alta di iscritti alle Università Telematiche rappresentando il 16,4% del totale, seguita da Sicilia e Lazio, con rispettivamente il 14,5% e il 14,1%. Insieme, queste tre regioni contano quasi la metà degli studenti delle Università Telematiche in Italia, sottolineando l’interesse per tale modalità educativa nel Sud e nel Centro. La Lombardia conta il 10,9% degli iscritti, posizionandosi al quarto posto; seguono la Puglia con l’8,1% e la Calabria con il 6,4%. A chiudere la Top 10 compaiono Piemonte (4,9%), Veneto (4,5%), Toscana (3,9%) ed EmiliaRomagna (3,7%).

 

La crescita percentuale degli studenti nelle Università Online: in Sicilia quasi 1 su 6

A confermare l’inclinazione delle regioni del Sud nei confronti delle Università Telematiche sono anche i dati elaborati da AteneiOnline che mostrano il livello di penetrazione dell’e-Learning.

La Sicilia, ad esempio, è la regione con la percentuale più alta di iscritti alle Telematiche rispetto al totale degli iscritti a tutte le Università, con quasi 1 studente su 6 (16,1%) che nel 2020/21 hanno scelto di iscriversi a corsi online, in aumento rispetto al 2019/20 quando il grado di penetrazione si attestava sul 13,6%.

Al secondo posto compare la Calabria, con il 15,6% di studenti della regione che sceglie le Università Telematiche, mentre a chiudere il podio c’è la Campania (13,9%). Interessante anche il quarto posto del Lazio, con uno studente su 10 che sceglie le Telematiche (11%), nonostante l’ampia scelta nella regione di atenei tradizionali, concentrati però soprattutto nella Capitale.

Ciò a dimostrazione che l’Università Telematica assicura una maggiore accessibilità all’istruzione, permettendo a studenti di tutta la regione di accedere a corsi di alta qualità senza doversi spostare fisicamente, risparmiando su costi come trasporto e alloggio. Spesso, inoltre, le Università Telematiche offrono programmi e corsi che non sono disponibili nelle Università tradizionali della regione, incluse specializzazioni in linea con le nuove tendenze del mercato del lavoro.

L’andamento delle iscrizioni nelle regioni

Analizzando l’evoluzione degli iscritti alle Università Telematiche nell’arco di 5 anni (tra il 2016/17 e il 20220/21) emerge un interesse per l’istruzione telematica diffuso capillarmente attraverso il Paese.

La Provincia Autonoma di Trento mostra la crescita più importante, con un aumento del 270% di iscritti alle Telematiche in 5 anni. Anche i valdostani puntano su corsi e lauree online come dimostra l’incremento degli iscritti che è pari al 262%. Al terzo posto compare il Piemonte con il 218%, seguito dall’Abruzzo con il 208% e dalla Provincia Autonoma di Bolzano con il 207%. Raddoppia il numero di iscritti anche in Umbria (+200%) e in Emilia Romagna (+194%). Più timida appare invece la crescita in regioni come la Sardegna (+124%), la Campania (+116%) e il Lazio (+86%), dove però, come visto, la penetrazione delle Università Telematiche è già più radicata.

Le province che studiano online

Nonostante la presenza di numerose Università “tradizionali”, Roma – con il 10,8% – si posiziona al primo posto tra le province con più studenti iscritti alle Università Telematiche rispetto al totale di universitari in Italia. Segue Napoli con il 7,5%, sottolineando come l’istruzione telematica possa rappresentare una risorsa educativa importante per il Sud Italia. Al terzo posto compare invece Milano, con il 4,1% degli iscritti, mostrando come l’accesso agli atenei digitali sia capillarizzato in tutta Italia.

Palermo e Caserta sono entrambe al 3,5%, indicando una forte presenza dell’educazione telematica anche in Sicilia e in Campania; Salerno e Catania sostengono questa tendenza con percentuali rispettivamente del 3,2% e 2,9%. Bari, con il 2,6%, e le province di Reggio Calabria e Cosenza, con il 2,2% e 2,1%, completano la Top 10 delle zone con più iscritti alle Università Telematiche in Italia, riflettendo una distribuzione geografica che abbraccia sia il Nord che il Sud del paese.

 

Iscrizioni alle telematiche sul totale di studenti per provincia: a Caltanissetta uno su 5 è “online”

L’educazione a distanza sembra trovare terreno particolarmente fertile nelle province del Sud, dove le Università Telematiche stanno rivoluzionando l’accesso all’istruzione superiore. I dati elaborati da AteneiOnline che mostrano il livello di penetrazione dell’e-Learning nelle province sembrano confermarlo, con un podio tutto siciliano e in generale con una Top 10 quasi tutta proveniente dal Sud.

Caltanissetta, con uno studente su 5 (21,4%), è la provincia – nell’anno accademico 2020/21 – con la percentuale più alta di iscritti alle Telematiche rispetto al totale degli iscritti a tutte le Università, in crescita di oltre 2 punti percentuali rispetto al 2019/20, quando rappresentavano il 19,2%. Seguno Trapani (21,1%) e Agrigento (19%). In Calabria, le province di Reggio Calabria e Crotone non sono da meno, con percentuali del 18,7% e del 17,5%.

Il forte interesse per le Università Telematiche nelle province del Sud è sintomo di vari fattori e rispecchia un cambiamento culturale e sociale nell’approccio all’istruzione superiore, indicando come questo tipo di istituzioni possa svolgere un ruolo importante nel democratizzare l’accesso all’educazione in Italia.

Ad esempio, aree meno urbanizzate o più isolate possono avere accesso limitato a strutture tradizionali: le Università Telematiche eliminano spostamenti o trasferimenti, diventando di conseguenza anche più economiche e vantaggiose. Il miglioramento continuo delle piattaforme online inoltre porta sempre più studenti a considerare questa modalità di studio che assicura flessibilità e personalizzazione nell’apprendimento, consentendo di gestire il proprio tempo. Con l’ulteriore evoluzione delle tecnologie e l’ampliamento dell’offerta didattica, è inevitabile che questa tendenza continui a crescere.

La crescita degli iscritti alle Università Telematiche nelle province

Considerando gli iscritti alle Università Telematiche nell’arco di 5 anni, Milano e Torino mostrano le crescite più marcate, con aumenti del 175% e del 197%, segno dell’espansione dell’istruzione telematica nelle grandi città del Nord. Bari ha registrato una crescita del 174% nel numero di iscritti, mentre Caserta e Catania hanno visto aumenti del 132% e del 148%, consolidando il ruolo delle università telematiche nel fornire opportunità educative in aree meno centrali. Roma mostra un incremento più moderato (76%), sintomo da una parte di una competizione più intensa con le istituzioni di istruzione tradizionale, dall’altra di una presenza già piuttosto importante di questo tipo di istruzione.

Le aree di studio più scelte nelle Università Telematiche

Ma quali sono le aree di studio più gettonate dagli iscritti alle Università Telematiche? Secondo i dati più recenti relativi all’anno accademico 2023/24 di AteneiOnline, Psicologia, Nutrizione, Ingegneria ed Economia sono le aree più scelte in assoluto.

Il 17,1% degli studenti delle Telematiche studia infatti Psicologia, mentre Nutrizione si posiziona al secondo posto con l’11,4% di iscritti sul totale, raccontando un importante interesse verso un settore che si sta espandendo in termini di offerta professionale. Medaglia di bronzo per Ingegneria, con l’11% di iscrizioni. Al quarto posto compare Economia (10,1%), seguita dall’area di Formazione (8,5%). Rispetto all’anno precedente (2022/23), Nutrizione e Scienze Motorie mostrano la crescita più interessante, pari rispettivamente al 2,5% e all’1,5%.

Guardando agli iscritti per aree di studio per l’anno 2022/23, è interessante notare come sul totale di studenti in Italia, per Scienze Motorie uno su 2 (49,9%) scelga l’Università Telematica. Tra gli iscritti a Scienze della Formazione il 36,8% predilige le Università Telematiche, mentre per Scienze della Nutrizione a preferire questa modalità di studio è 1 su 3 (33,4%), così come per Psicologia (32,6%). Per gli studenti Lettere si parla di uno su 5 (21,10%), affiancati da quelli di Giurisprudenza (20,6%).

I dati riflettono le tendenze attuali nell’istruzione superiore, nonché l’adattabilità dell’insegnamento online di alcune discipline in particolare. La flessibilità e l’accessibilità delle Università Telematiche si confermano quindi elementi chiave nel determinare la scelta degli studenti soprattutto in aree di studio che richiedono continuo aggiornamento o corsi di approfondimento e certificazioni fondamentali per le graduatorie pubbliche.

Laureati per aree di studio alle Università Telematiche

Sempre osservando le aree di studio, emerge come oltre la metà dei laureati in Scienze Motorie (50,5%) provenga da Università Telematiche. Alta anche la percentuale di laureati in Scienze della Formazione (41,5%), seguiti da quelli in Giurisprudenza: quasi un terzo del totale in Italia (31,8%) ha ottenuto il suo titolo di studio presso un’Università online. Per quanto riguarda Economia, un quinto (19,7%) dei laureati ha seguito i corsi online, mentre i dottori e le dottoresse in Ingegneria delle Università Telematiche rappresentano l’11,9% del totale.

Laurea, Master e corsi di formazione: cosa si studia alle Università Telematiche

Le università telematiche, secondo i dati aggiornati di AteneiOnline relativi all’anno accademico 2023/24, vengono scelte nell’85% dei casi per ottenere un titolo di laurea. In particolare, quasi 2 studenti su 3 (61,9%) seguono un corso di laurea triennale, mentre 1 su 5 (23,1%) si iscrive alla magistrale o a una laurea a ciclo unico.

Il 10,6% sceglie di conseguire online un corso di specializzazione o alta formazione, o ancora di seguire corsi di abilitazione e certificazioni. Si tratta di corsi indispensabili perché consentono di rimanere aggiornati su nuove tendenze e strumenti professionali; inoltre rappresentano una risorsa cruciale per ottenere punteggi utili per le graduatorie di concorsi pubblici e non solo, facilitando così l’avanzamento nella carriera professionale.

Infine, il 4,4% degli iscritti segue un Master di I o II livello, essenziali per approfondire la propria area di competenza o per diversificare le proprie abilità in contesti lavorativi che richiedono una specializzazione sempre più marcata. La scelta di seguire un Master in un Ateneo Telematico permette di conciliare studio e impegni personali o lavorativi grazie alla loro flessibilità, aumentando le possibilità di crescita personale e professionale senza impattare sulle responsabilità già esistenti.

Meno studenti fuori corso alle Telematiche

Secondo l’Osservatorio di AteneiOnline, nell’anno accademico 2021/22 più di 1 laureato su 10 (13,9%) ha conseguito il suo titolo di studio presso un’Università Telematica. In generale, nelle Università Telematiche l’85,7% degli studenti risulta essere regolare, ovvero iscritto da un numero di anni accademici inferiore o uguale alla durata normale del corso di studio: la maggior parte degli iscritti procede quindi nel suo percorso accademico senza ritardi significativi, mentre il 14,3% è considerato fuori corso.

La percentuale di studenti fuori corso risulta effettivamente più alta per le Università tradizionali, dove raggiunge il 24,9%. A dimostrazione che la flessibilità degli orari di studio e la possibilità di seguire a distanza le lezioni assicurate dalle Telematiche consentano di bilanciare al meglio impegni personali, lavorativi e universitari.

Master online: iscrizioni triplicate in 7 anni

Accanto ai corsi di laurea triennale e magistrale compaiono i Master Online, programmi di studio post-laurea che rappresentano un’opportunità per chi intende acquisire nuove competenze o specializzarsi in un determinato campo di studio, anche al fine di ottenere uno scatto di carriera.

Nel caso in cui vengano erogati dalle università telematiche, i Master si svolgono principalmente in modalità e-learning: così come quelli tradizionali, si dividono in master online di primo livello (per accedervi è sufficiente una laurea triennale) e in master online di secondo livello (è necessaria una laurea magistrale).

La presenza e la dimensione dei master, sia in termini di numero di corsi offerti sia di studenti iscritti, rappresentano un elemento di rilievo nel contesto educativo nazionale: al termine dell’anno accademico 2021/22, si contavano 1.071 master di I livello, di cui il 16% organizzati da università telematiche. A questi si aggiungono 924 master di II livello, tra i quali le proposte formative delle università telematiche rappresentano il 7%.

Guardando agli iscritti ai master di I e II livello emergono differenze notevoli sia in termini numerici sia riguardo al ruolo delle università telematiche. I master di I livello hanno ad esempio registrato più del doppio delle iscrizioni (43.000) rispetto ai master di II livello (18.000). La partecipazione delle università telematiche è particolarmente significativa per i master di I livello (44% di iscritti), mentre è meno impattante per i master di II livello (12% di iscritti). In ogni caso, il numero di iscritti ai Master Online risulta più che triplicato negli ultimi sette anni, arrivando a oltre 21.000 studenti.

Dall’accessibilità ai costi: i vantaggi delle Università Telematiche

Dall’Osservatorio di AteneiOnline emerge un reale consolidamento dell’offerta formativa delle Università Telematiche, che si dimostrano una scelta sempre più popolare, sia per i neodiplomati che, in generale, per coloro che cercano flessibilità e opportunità di formazione avanzata, senza le restrizioni di tempo e spazio previste dall’istruzione tradizionale. A dimostrarlo è probabilmente anche il fatto che il 45,2% degli iscritti delle Università Telematiche provenga da atenei tradizionali. I numeri in crescita dei corsi di laurea e dei master confermano, inoltre, come le Università Telematiche siano pronte a rispondere alle dinamiche del mercato del lavoro e alle aspettative degli studenti.

Titoli di studio riconosciuti e accessibilità

Sono dunque numerosi i vantaggi delle lauree e dei master a distanza. In primis, le Università online — ufficialmente accreditate dal 2003 presso il Ministero dell’Università e della Ricerca — permettono di ottenere titoli di studio con lo stesso valore legale di quelle tradizionali. La qualità dell’offerta formativa viene inoltre garantita dal monitoraggio annuale condotto dall’ANVUR, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.

Le Università online permettono a chi ha avuto precedenti esperienze accademiche e/o professionali di ottenere il riconoscimento dei CFU (Crediti Formativi Universitari), facilitando così l’accelerazione del loro percorso di studi. Le domande di riconoscimento dei CFU sono esaminate da commissioni dedicate che valutano i risultati degli esami pregressi del candidato e il suo Curriculum Vitae. In base anche al corso di laurea scelto, viene stabilito se e quanti crediti confermare, così da abbreviare significativamente la durata degli studi universitari, talvolta anche riducendo gli anni necessari per completare il corso.

A differenza degli atenei tradizionali inoltre, presso le Università Telematiche non sono richiesti test d’ingresso e le iscrizioni sono aperte durante tutto l’anno.

Accesso a materiali, lezioni ed esami in ogni momento

Eliminando la necessità di presenza fisica e rendendo il materiale didattico accessibile online in ogni momento, le Università Telematiche sono ideali per chi ha impegni lavorativi o personali. Questo grazie all’uso di piattaforme e-learning, che consentono agli studenti di accedere a materiali didattici, videolezioni, forum di discussione e altri strumenti da qualunque luogo e con qualunque supporto (Pc, tablet, smartphone).

Per quanto riguarda gli esami, possono essere sostenuti in presenza presso le sedi degli atenei, generalmente diffuse in tutta Italia. Inoltre, le Università online generalmente offrono un numero di appelli superiore rispetto alle Università tradizionali. Questo evita i “tempi morti” tra un esame e l’altro e aiuta a velocizzare la conclusione del proprio percorso universitario.

Lo studio online non preclude ovviamente il contatto umano e il confronto con i docenti. Ogni studente ha a disposizione un tutor per assistenza e può sostenere esami in una delle molte sedi dislocate in Italia.

Corsi di approfondimento, CFU e abilitazioni

Le Università Telematiche offrono un’ampia gamma di opportunità per chi cerca di ampliare le proprie conoscenze, ad esempio per motivi lavorativi, o ha bisogno di ottenere crediti formativi universitari (CFU) utili per partecipare a concorsi pubblici o per la formazione docente. I corsi, che possono essere seguiti online e personalizzati a seconda delle esigenze, consentono infatti agli studenti di integrare e personalizzare il proprio percorso educativo secondo le proprie necessità. In particolare, per chi si prepara alla carriera di insegnante, i CFU acquisiti attraverso i corsi dedicati sono fondamentali per soddisfare i requisiti richiesti dai vari bandi di concorso.

I costi delle Università Telematiche

Conseguire una laurea, un master o un altro riconoscimento presso un’Università Telematica non per forza si rivela essere più costoso di un ateneo tradizionale, anzi. I costi possono ovviamente variare a seconda dell’Ateneo presso il quale ci si iscrive nonché della tipologia di corso e della modalità di studio prescelto e, generalizzando, possono oscillare tra i 1.500 € e i 5.900 € all’anno.

I costi delle Università online, inoltre, non si basano sull’ISEE ma dipendono dalla tipologia di studente, dal tipo di modalità di frequenza scelta e soprattutto dalle agevolazioni economiche a cui può accedere in base all’ateneo, che in alcuni casi può avere convenzioni attive con enti pubblici o privati, come ad esempio AteneiOnline.

Da considerare, inoltre, il fatto che non dovendo spostarsi o trasferirsi per seguire le lezioni o sostenere gli esami, oppure avendo a disposizione i materiali didattici direttamente tramite piattaforma online, gli studenti delle Università Telematiche hanno la possibilità di abbattere considerevolmente i costi vivi del loro percorso formativo: libri, benzina o abbonamenti ai trasporti pubblici, costi di affitto per studenti fuori sede.

*** Metodologia

L’Osservatorio sulle Università Telematiche di AteneiOnline è stato realizzato analizzando dati interni e fornendo uno scenario inedito relativo agli ultimi due anni accademici. Inoltre, sono stati elaborati gli ultimi dati disponibili forniti da USTAT, il portale gestito dal Servizio Statistico del MUR e dedicato alla pubblicazione e all’analisi dei dati riguardanti il Sistema universitario, ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca), ente pubblico vigilato dal MUR, e Anagrafe Nazionale Studenti.

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