L’Università Telematica San Raffaele conferirà il 29 settembre prossimo, alle ore 11:00, la Laurea Magistrale Honoris Causa in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate all’atleta Federica Pellegrini. La cerimonia avverrà nell’Aula Magna della sede centrale dell’ateneo, a Roma, alla presenza del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) Dott. Giovanni Malagò, del presidente e amministratore delegato del gruppo Multiversity Fabio Vaccarono e del rettore dell’Università Vilberto Stocchi. L’evento andrà in onda in diretta streaming sui canali dell’università telematica.
La Lectio Magistralis sarà un tema importante che la stessa campionessa ha affrontato in prima persona durante la sua attività da nuotatrice: il titolo è “La donna e la performance sportiva: come il ciclo mestruale può influenzare la prestazione“. Ovviamente le nuotatrici sono quelle sportive che sono maggiormente influenzate dal ciclo mestruale e la stessa Federica ha parlato molto spesso di questo problema.
Basti pensare che alle Olimpiadi di Rio 2016 ha giustificato la sua prestazione insoddisfacente, spiegando che aveva fatto un errore nel calcolo dell’arrivo del ciclo: “L’ho calcolato malissimo, e mi sono trovata a gareggiare nel momento per me peggiore fisicamente: mi sentivo come su un’altalena, con cali e stanchezze repentine“.
La Pellegrini ha sempre sognato la laurea, ma proprio gli impegni sportivi le hanno impedito di raggiungere questo obiettivo. Almeno fino ad oggi. Il sogno diventa realtà. E sempre qualche anno fa – nel 2019 per la precisione – è tornata a parlare del tabù del ciclo mestruale nel mondo del nuoto: “Non si fa, è ineducato, sta male. Non si studia nemmeno il ciclo femminile a livello sportivo. Effetti collaterali e conseguenze. Io l’ho fatto con la psicologa Bruna Rossi, abbiamo cercato di regolarizzare e di calcolare il ciclo. Io prendo la pillola. Ma se parlo di queste cose rientro nel genere piccola donna alle prese con problemi suoi, poco. interessanti. Il ciclo non va d’accordo con il mito“.