L’Università Telematica Internazionale Uninettuno ha presentato l’iniziativa “Rebuild – Ict enabled integration facilitator and life rebuilding guidance”, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma quadro Horizon 2020.
Si tratta di un progetto che dà modo ai fornitori di servizi locali che aiutano i migranti e i rifugiati, e alle autorità regionali e nazionali che si occupano l’accoglienza, di migliorare i processi e le modalità di offerta dei servizi. “Sono convinta che il valore della buona integrazione passi dal riconoscimento di quello che sono le competenze e le conoscenze di ogni essere umano, e quindi l’impegno di chi accoglie deve essere quello di fare in modo che appena possibile vengano loro riconosciute le competenze, e utilizzate per reinserirli nella società con la speranza per un futuro che consenta loro di riconquistare la propria dignità”, ha fatto sapere Maria Amata Garito, rettrice dell’Università Uninettuno.
Questo è solo uno dei tanti progetti sviluppati dall’ateneo a supporto dei rifugiati: non a caso nel 2016 è stata creata l’Università per Rifugiati, un’iniziativa che ha permesso a più di 13.000 migranti di utilizzare l’applicazione “Imparo la lingua italiana”, ideata dalla stessa università per imparare meglio e più velocemente l’italiano e a oltre 200 rifugiati di utilizzare delle borse di studio per iscriversi in maniera gratuita ai corsi di laurea Uninettuno e a quelli per la qualificazione e riqualificazione professionale.
L’Università per Rifugiati ha avuto grandi riconoscimenti internazionali dall’Unesco e dalle Nazioni Unite, che hanno premiato il contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Attualmente, questa struttura è aperta anche alle persone che arrivano dall’Ucraina, che hanno la possibilità di iscriversi in maniera gratuita all’Università Uninettuno grazie alle borse di studio che l’università ha già stanziato.
Anche lo scorso anno Uninettuno ha lanciato un progetto Destinazione comune per creare percorsi integrati, multi-azione e personalizzati per la piena partecipazione, l’inclusione socio-economica e socio-culturale degli stranieri titolari di protezione internazionale nella Regione Lazio.