In base ad uno studio condotto dall’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione per sei bambini su dieci, la dad (la didattica a distanza) è stata un prova proibitiva, visto che solo il 36% di questi era nelle condizioni giuste per affrontare le lezioni da remoto per quanto riguarda la dotazione tecnologica delle famiglie, il luogo di studio e la preparazione digitale dei professori.
Questi numeri aumentano per quanto riguarda le scuole medie (48%) e i licei (66%). Il Sole 24 Ore ha interpellato Maria Amata Garito, rettrice dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno – prima università telematica in Italia, attiva in modalità e-learning già dal 1991 – per parlare proprio di questa condizione così complicata. Secondo la rettrice, la pandemia ha dato vita ad una tempesta improvvisa nel mondo dell’istruzione a livello mondiale. Non solo il sistema scolastico italiano, ma un terzo degli alunni nel mondo non sono stati in grado di accedere all’e-learning.
“La prima iniziativa che si sarebbe dovuta assumere avrebbe dovuto colmare il divario digitale – ha dichiarato la rettrice – investendo per realizzare le infrastrutture tecnologiche necessarie, come ad esempio Internet via satellite. In tal modo tutti i cittadini avrebbero potuto essere interconnessi e si sarebbero potute creare le basi su cui costruire i diversi modelli di e-learning in funzione delle fasce di età degli studenti e dei diversi livelli scolastici”.
In questa prospettiva, le Università Telematiche possono aiutare a migliorare i processi e le procedure dell’e-learning nei differenti livelli scolastici. Proprio Il modello di e-learning Uninettuno – ha concluso – si è sviluppato grazie a progetti di ricerca europei ed ora il livello di qualità viene riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale.
Per la rettrice, le scuole e le Università dovranno essere capaci di considerare l’e-learning come una nuova opportunità per innescare un’importante processo di modernizzazione di tutte le strutture formative. Se questo avverrà, il processo di innovazione avrà una ricaduta positiva su tutte le istituzioni e le strutture che compongono la società.