A causa del perdurare dello Stato di Emergenza e dell’aumento dei contagi da Covid-19, anche a gennaio e febbraio 2022 esami e sedute di laurea nelle università potranno essere svolti da remoto. Lo ha ufficializzato una nota del ministero dell’Università e della Ricerca, inviata a tutti gli istituti.
In via del tutto eccezionale e laddove non ci sia modo di assicurare la presenza, gli atenei avranno la possibilità di permettere lo svolgimento a distanza delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto. “Sarà possibile, come già avvenuto in altri picchi di contagio Covid, utilizzando apposite procedure e tecnologie, che garantiscono l’identificazione del candidato, la qualità e l’equità della prova e la corretta verbalizzazione finale”, ha dichiarato qualche giorno fa la ministra Maria Cristina Messa.
Ricordiamo che anche che il Consiglio dei Ministri ha deciso per l’estensione all’obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università; per gli studenti basterà invece avere un Green pass valido. Sono tenuti a mostrare la certificazione verde “il personale universitario interno ed eterno, gli studenti universitari e chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie e dell’alta formazione artistica musicale e coreutica, nonché alle altre istituzioni di alta formazione collegate alle università”, riporta il sito del Governo nelle sue FAQ.
La possibilità di fare esami a distanza vale sia per gli iscritti alle università tradizionali, sia a quelli iscritti alle università telematiche, in cui nonostante la didattica si svolga a distanza, generalmente i test finali – sia orali, sia scritti – devono essere svolti in una delle succursali presenti sul territorio. Ogni ateneo sceglie su quale piattaforma svolgere le prove ed ogni studente ha il divieto di registrare, per intero o in parte, con qualsiasi strumento, l’audio, il video o l’immagine della seduta a distanza e diffonderlo a proprio piacimento.