La prestigiosa Medal of Excellence in Engineering Education va al professore e rettore dell’Università telematica eCampus Enzo Siviero: il premio è stato consegnato nel corso della cerimonia di premiazione della World Federation of Engineering Organizations.
Questo premio è stato ideato nel 1999 a Madrid e viene dato ogni due anni a chi migliora la qualità dell’educazione e della formazione in Ingegneria. In questo caso le motivazioni del premio a Siviero riguardano la sua eccellente e lunga carriera nel campo dell’ingegneria, dell’architettura e nell’università. Il docente si è da sempre fatto notare per il suo lavoro e per i suoi studi nell’ambito dell’ingegneria e per l’interesse verso la progettazione dei ponti.
“È un onore ricevere questo premio – ha dichiarato lo stesso Siviero – Ho trascorso tanti anni della mia vita a insegnare l’ingegneria, l’ingegneria civile e strutturale e principalmente ponti. Ho passato 44 anni nella facoltà di architettura a Venezia e da sei anni sono rettore dell’Università eCampus che conta più di centomila studenti, ne vado molto orgoglioso. […] Il ponte è innanzitutto una metafora. È una metafora perché connette le persone, i cuori, rappresenta la pace, rappresenta l’amore. È un punto molto importante. In quanto uomo dei ponti, come mi chiamano alcuni, mi sento di essere un ponte tra gli ingegneri e architetti, tra uomini di diverse culture”.
Ricordiamo che La World Federation of Engineering Organizations è l’organismo di punta delle istituzioni professionali di Ingegneria. Nata nel 1968, la WFEO ha partnership con istituzioni nazionali, internazionali e organizzazioni come le Nazioni Unite, inoltre fa parte del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, è co-leader del Gruppo principale della comunità scientifica e tecnologica delle Nazioni Unite, inoltre è partner ufficiale dell’UNESCO.
“L’Unesco – ha concluso Siviero – è probabilmente il luogo più importante dove la pace, la cultura, l’amore e i cuori possono incontrarsi. Per questo il compito più importante per gli ingegneri è di far capire che l’ingegneria non consiste solo nel calcolare, si usa il cuore, si occupa di pace, di amore, elementi di cui abbiamo estremamente bisogno in un momento come questo. Gli ingegneri devono connettere le persone, non devono tagliare i ponti, ma costruirli. Ho seguito molte tesi, ho interagito con tanti giovani, tanti studenti, gli ho fatto capire che l’ingegneria è molto di più di semplici calcoli ma che è qualcosa che appartiene agli esseri umani”.