È arrivato il tanto temuto momento della dichiarazione dei redditi: per tutti gli studenti che frequentano un corso universitario o un master, anche negli atenei privati e nelle Università Telematiche riconosciute dal MIUR, è possibile detrarre le spese. Questo beneficio riguarda corsi di laurea triennale, magistrale e magistrale a ciclo unico e si applica alle tasse e ai contributi di iscrizione e di immatricolazione, oltre che ad eventuali sopratasse per esami di profitto e di laurea, riferiti all’anno precedente.
Per tutti quelli che ne hanno diritto è prevista una detrazione di un importo pari al 19% dell’imposta dovuta. Ci sono però dei limiti di spesa che ogni anno il MIUR definisce tramite decreto. Nel caso delle università private, come quelle telematiche, gli importi massimi ai cui applicare la detrazione per le spese universitarie si basano su due parametri: l’area disciplinare di studio e la zona geografica in cui si trova l’ateneo (Nord, Centro o Sud).
I limiti di spesa per la dichiarazione dei redditi di quest’anno variano perciò da un minimo di 1500 euro per i corsi di laurea umanistica negli atenei del Sud Italia, ad un massimo di 3700 euro per i corsi di area medica disponibili nelle università del Nord. Tutti i dettagli a riguardo si possono trovare nella circolare del MIUR pubblicata il 22 febbraio 2021 in Gazzetta Ufficiale (DM 30/12/2020).
Anche per la frequenza di dottorati, master di primo e secondo livello e corsi di specializzazione è possibile fare uso della detrazione nella dichiarazione dei redditi del 2021. In questo caso i limiti di cui vi abbiamo appena parlato fanno riferimento al solo ed esclusivamente al parametro territoriale. In base a quanto stabilito dal MIUR, se si frequenta un corso post laurea presso un’università con sede al Nord è possibile detrarre un massimo di 3700 euro, mentre per gli atenei del Centro Italia 2900 euro, infine per quelli del Sud 1800 euro.
Per saperne di più: Detrazione per spese universitarie 730/2024: come funziona nelle università telematiche