È finalmente uscito il bando del Concorso per insegnanti 2023, il quale rappresenta un’importante opportunità per tutti gli aspiranti docenti italiani. Con l’annuncio di oltre 30.000 posti disponibili, il concorso si rivolge a chi intende diventare insegnante nella scuola dell’infanzia, primaria (per le quali sono disponibili 9.641 posti) o secondaria di I e II grado (20.575 posti). Questi posti sono distribuiti tra le diverse regioni e includono opportunità per insegnanti di sostegno e insegnanti tecnico-pratici (ITP).
Le candidature per il concorso sono aperte dall’11 dicembre 2023 fino al 9 gennaio 2024. I candidati devono presentare la loro domanda online attraverso il sito istituzionale InPA, utilizzando lo SPID e una PEC personale. Inoltre, è richiesto il versamento di una tassa di iscrizione di 10€ per ciascuna classe di concorso a cui si intende partecipare.
Per quanto riguarda i requisiti di ammissione, questi variano in base al livello di insegnamento. Per la scuola dell’infanzia e primaria, sono richiesti un diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2022, oppure un’abilitazione all’insegnamento ottenuta tramite i corsi di laurea in scienze della formazione primaria.
Per la scuola secondaria, i requisiti includono una laurea adeguata alla classe di concorso scelta più l’abilitazione per la stessa, oppure tre anni di servizio nelle scuole statali negli ultimi cinque anni, o ancora una laurea adeguata alla classe di concorso più i 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Al momento, per partecipare al concorso non sono ancora richiesti i 60 CFU per l’insegnamento, che diventeranno obbligatori solo dal 1° gennaio 2025.
Il concorso prevede due fasi di valutazione: una prova scritta e una prova orale. La prova scritta consiste in 50 quesiti a risposta multipla, con domande che coprono argomenti pedagogici, psicopedagogici, metodologici, conoscenza della lingua inglese e competenze digitali. I candidati hanno 100 minuti per completare questa prova.
La prova orale dura 45 minuti ed è focalizzata sulle competenze pedagogiche e psico-pedagogiche, sulla capacità di comunicazione e gestione delle situazioni didattiche, e sulla conoscenza specifica della disciplina oggetto di insegnamento. Durante questa fase, i candidati devono anche svolgere un test didattico sotto forma di una lezione simulata.