Obiettivi formativi
Il corso di Giurisprudenza dell’Università e-Campus vuole formare studenti in grado di avere le capacità necessarie per poter operare nell’ambito delle professioni giuridiche tradizionali, come magistrato, avvocato o notaio (previo superamento dei relativi concorsi o esami di abilitazione).
Nello specifico i futuri laureati potranno lavorare anche come esperti di diritto in molteplici campi di attività sociale, socio-economica e politica, nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell’informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale ed europeo.
La durata del corso di studi, che afferisce alla Facoltà di Giurisprudenza eCampus, è di 5 anni e fornisce una preparazione nelle aree pubblicistica, penalistica, civilistica, storico-filosofica, internazionalistica ed economico-pubblicistica.
Piano di studi
Il piano di studi di questo corso si articola in 25 insegnamenti: 7 riferiti ad attività di base, 13 riferiti ad attività caratterizzanti, 2 ad attività affini, 1 relativo alla conoscenza di una lingua straniera e 2 a scelta dello studente.
Tutti gli iscritti devono totalizzare nel corso dei cinque anni 300 Crediti Formativi Universitari, suddivisi in 96 CFU di attività di base appena elencate, 135 CFU nelle materie caratterizzanti, 24 CFU nelle attività affini e integrative, 69 CFU nelle altre attività in cui troviamo anche la conoscenza di almeno una lingua straniera e altre attività con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare.
Se volete conoscere tutte le materie presenti nel piano di studi, potete consultare la versione completa in PDF.
Sbocchi lavorativi
Il corso di Giurisprudenza prepara, come vi abbiamo già accennato in precedenza, alle professioni di Avvocati, Esperti legali in imprese, Esperti legali in enti pubblici, Notai e Magistrati, ovviamente previo superamento dei relativi concorsi o dei necessari esami di abilitazione che vi elenchiamo qui di seguito.
Chi vuole diventare Avvocato deve fare praticantato in uno o due studi legali per un periodo di 18 mesi ed anche un corso di formazione di 160 ore: solo dopo è possibile svolgere l’esame di abilitazione per esercitare la professione, composto da tre prove scritte ed una orale.
Per diventare Notaio c’è bisogno di un praticantato presso uno studio notarile e la frequentazione di una scuola di specializzazione per le professioni legali, mentre per diventare Magistrato è necessaria la frequentazione della Scuola di Specializzazione per le Professioni legali che permette l’accesso al concorso nazionale bandito dal Ministero della Giustizia.
Requisiti di ammissione
Tra i requisiti di accesso troviamo il diploma di scuola secondaria superiore oppure un titolo equipollente ottenuto all’estero, inoltre è richiesta una buona padronanza della lingua italiana e le conoscenze storiche e di cultura generale, tali da consentire l’accostamento al lessico disciplinare specifico (in particolare giuridico-economico) e lo sviluppo di competenze logico-argomentative in ambito giuridico.
Per verificare la preparazione dei neo-immatricolati, al momento dell’iscrizione – che può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, così come succede in tutte le Università Telematiche riconosciute dal MIUR – viene effettuato un test d’ingresso secondo le modalità, i criteri e le procedure determinati dal regolamento didattico del Corso di laurea che non pregiudica l’inserimento o meno nel corso di laurea. Chi non supera la verifica ha degli Obblighi Formativi Aggiuntivi che deve superare nel primo anno di studi.
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